La città che vogliamo è capace di tenere insieme i valori, le culture, i sogni di una comunità composita, attraverso il rispetto reciproco, la serietà nell’amministrazione e l’attenzione a chi è fragile, solo isolato. Una città capace di crescere nel lavoro, confrontarsi a testa alta con la grande fabbrica, discutere senza paura di diritti dei lavoratori, delle donne, dei giovani, degli anziani.

Ci occuperemo dei giovani, attraverso investimenti specifici e straordinari nella socialità, nell’educativa di strada, nelle scuole pubbliche.

Ci impegniamo a sostenere un “patto di legalità” che metta insieme istituzioni, cittadini, lavoratori, per sconfiggere le prassi di sfruttamento e uscire dall’angolo dell’essere la città con i redditi più bassi della regione.

Qui sotto vi raccontiamo 10 idee per descrivere la città che vogliamo, dal punto di vista urbanistico, sociale, ambientale. 

  1. Rigenerazione dell’Area del Mercato
    Uno spazio moderno con aree rinnovate per produttori locali, food court etnica, zone relax ed eventi. Comprenderà formazioni per operatori del commercio in manegement ed estetica di via, con il supporto di servizi digitali. Diventando un punto di incontro vivace, inclusivo e attrattivo per tutta la comunità.
  2. Presidi Rionali di Salute e Servizi
    Spazi nei quartieri con medico, infermiere, assistente sociale, per offrire cure e supporto sociale integrato. I presidi migliorano l’accesso ai servizi, riducono gli accessi impropri in ospedale e aiutano anziani e giovani fragili, rafforzando la rete di prossimità sul territorio.
  3. Anagrafe delle Fragilità
    Creazione di un’anagrafe per monitorare persone over 75 sole e fragili. Comune, medici, protezione civile e volontari collaborano per attivare interventi in caso di emergenze climatiche o sanitarie. Uno strumento di prevenzione, assistenza e cura per garantire attenzione e protezione alle fasce più vulnerabili della popolazione.
  4. 100 Case in 5 anni
    Dopo otto anni di depauperamento del patrimonio di case pubbliche, è ora di invertire la tendenza. La città cresce, i prezzi degli affitti sono insostenibili, c’è bisogno di un intervento pubblico, pianificato, strutturale, che in 5 anni consenta di acquisire 100 nuove case, per le famiglie Monfalconesi e che riqualifichi il patrimonio esistente. Questo permetterà anche di calmierare il mercato degli affitti.
  5. Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
    Per produrre e condividere energia pulita, con il supporto degli incentivi del Conto Termico. Il progetto punta a ridurre i costi energetici, coinvolgere i cittadini e favorire l’autonomia energetica del comune, rafforzando sostenibilità e partecipazione attiva.
  6. Eco Bus per la Raccolta Differenziata
    Un servizio mobile per la raccolta differenziata assistita nei quartieri e nelle periferie. L’Eco Bus offre flessibilità oraria, supporto agli utenti e riduce la contaminazione dei rifiuti, migliorando la qualità della raccolta. Un’azione concreta per favorire ambiente, partecipazione e corretto smaltimento.
  7. Rilancio del Centro Giovani
    Promozione di nuove attività, potenziamento dell’educativa di strada, supporto psicologico e rete di doposcuola. Il progetto promuove inclusione e prevenzione, coinvolgendo scuole, famiglie e servizi. Un’azione coordinata per offrire ascolto, spazi sicuri e opportunità educative ai giovani. 
  8. Nuova Scuola Post Diploma (ITS)
    Creazione di un ITS in economia del mare, energia e sostenibilità, grazie a nuovi fondi regionali. Percorsi formativi post diploma per connettere scuola e lavoro. Un’opportunità concreta per i giovani e il futuro della città.
  9. Corsi di Lingua Italiana gratuiti
    Un’opportunità per superare le barriere linguistiche e culturali e costruire una comunità più integrata, solidale e partecipata. Percorsi di apprendimento della lingua italiana, mediazione culturale.
  10. Anagrafe Comunale delle Biciclette
    Registrazione delle bici per prevenire furti e promuovere la mobilità sostenibile. Installazione di parcheggi nella zona del mercato dotati di piccoli servizi di assistenza. Spazi ordinati e sicuri in scuole, stazione, ospedale e aree turistiche.

Rigenerazione dell’Area del Mercato

Analisi del Problema
Il mercato comunale rappresenta un punto di riferimento per la comunità, un luogo di scambio economico e sociale. Tuttavia, per rispondere alle nuove esigenze dei cittadini e rendere il mercato più attrattivo, è necessario un intervento di ristrutturazione e ampliamento dell’offerta commerciale.

Monfalcone è una città con una forte presenza di cittadini stranieri, molti dei quali lavorano nel cantiere navale. Questa caratteristica offre un’opportunità unica per ampliare l’offerta del mercato includendo prodotti alimentari e artigianali di diverse culture, creando un vero e proprio mercato etnico capace di rispondere alle esigenze di una comunità multiculturale e di attrarre turisti.

Inoltre, la ristrutturazione del mercato comunale rappresenta un’opportunità per valorizzare tutto il commercio cittadino, trasformando la parte storica della città in un “centro commerciale urbano diffuso”, un’area attrattiva e ben collegata che favorisca la fruizione di servizi, negozi e attività locali.

Valutazione Critica
Nonostante l’importanza strategica del mercato comunale, finora non sono stati realizzati interventi significativi di riqualificazione. Le strutture sono obsolete, poco accessibili e scarsamente attrattive. Inoltre, la mancanza di una visione integrata ha impedito di valorizzare appieno il potenziale del mercato come spazio di aggregazione e sviluppo economico.

Proposta Operativa

Obiettivo Generale
Rendere il mercato comunale un hub moderno, inclusivo e sostenibile, in grado di offrire servizi, prodotti e opportunità per tutta la comunità.

Assi di Intervento

1. Ristrutturazione e Miglioramento degli Spazi

  • Riqualificazione strutturale del mercato con interventi di restauro e ammodernamento.
  • Aree di sosta e relax con spazi verdi, arredi urbani e illuminazione efficiente.
  • Accessibilità migliorata per anziani e persone con disabilità.

2. Ampliamento dell’Offerta Commerciale

  • Spazi dedicati a produttori locali e mercatini tematici.
  • Creazione di un’area etnica con prodotti bengalesi, romeni, balcanici e napoletani.
  • Food court con degustazioni e street food etnico e tradizionale.

3. Integrazione con il Centro Storico e Mobilità Sostenibile

  • Parcheggi adeguati, piste ciclabili e trasporto pubblico potenziato.
  • Connessione pedonale con il centro per creare un sistema urbano integrato.

4. Eventi e Iniziative per la Comunità

  • Showcooking, mercati notturni e giornate tematiche.
  • Laboratori didattici su alimentazione e tradizioni.
  • Collaborazione con associazioni locali e culturali.

5. Digitalizzazione e Innovazione

  • Sito web e app per promuovere prodotti ed eventi.
  • Pagamenti digitali e promozione sui social media.

6. Sostenibilità Ambientale

  • Raccolta differenziata, packaging sostenibile e lotta allo spreco alimentare.

Presidi Rionali di Salute e Servizi

Analisi del Problema
Monfalcone, pur crescendo demograficamente, ha una popolazione over 65 di circa 7.000 persone (23%). A livello nazionale, gli over 65 rappresentano il 24% della popolazione e assorbono oltre il 50% delle risorse sanitarie. Questo dato è destinato ad aumentare, con un impatto crescente sulla sostenibilità del sistema.

Negli ultimi anni, Monfalcone ha visto un ridimensionamento della medicina di base e dei servizi sanitari di prossimità. La chiusura della Microarea del centro ha privato i cittadini di un punto di riferimento integrato tra sanitario e sociale. L’introduzione delle ASAP, con rotazione di medici e senza continuità, non ha risolto i problemi.

I servizi sociali sono stati concentrati in un unico polo, allontanandoli dai quartieri. Molti cittadini – soprattutto anziani e persone fragili – faticano ad accedere a servizi di base. Il pronto soccorso è spesso sovraccarico da casi non urgenti.

Valutazione Critica
L’approccio dell’amministrazione è stato ideologico e poco orientato alla salute pubblica. Ha smantellato servizi esistenti senza proporre soluzioni alternative. L’assistenza sanitaria è diventata meno accessibile. La prevenzione e l’integrazione tra servizi sanitari e sociali sono state trascurate.

Proposta Operativa

Obiettivo Generale
Creare in ogni rione un presidio territoriale, “Salute in Comune”, dove cittadini possano accedere a servizi sanitari e sociali di base, in modo integrato e continuativo.

Assi di Intervento

1. Creazione dei Presidi Salute in Comune

  • Presenza di medico di base, infermiere di quartiere e assistente sociale.
  • Educatore come figura ponte con le nuove generazioni e famiglie fragili.
  • Presa in carico integrata di persone con scarsa rete sociale.
  • Prevenzione dell’isolamento e supporto per le fragilità emergenti.

2. Prevenzione e Riduzione degli Accessi Impropri al Pronto Soccorso

  • Trattamento diretto dei casi lievi nei presidi territoriali.
  • Sostegno domiciliare e accompagnamento nei percorsi di cura.
  • Collaborazione attiva con ospedale, medici e associazioni.

3. Integrazione Sanità–Sociale–Territorio

  • Lavoro in rete tra servizi pubblici, volontariato e comunità.
  • Mappatura dei bisogni nei quartieri e risposte personalizzate.
  • Coinvolgimento attivo della cittadinanza in percorsi di salute e prevenzione.

Anagrafe delle Fragilità

Analisi del Problema
Secondo i dati ISTAT, a Monfalcone vivono 6.098 persone over 65 (23% della popolazione), di cui circa il 30,6% vive sola: si tratta di oltre 2.100 cittadini. A livello nazionale, si stima che almeno il 30% delle persone anziane che vivono sole non abbiano relazioni sociali significative.

Questa condizione di isolamento è un fattore di rischio per la salute fisica e mentale. In assenza di relazioni, le persone fragili sono più vulnerabili a crisi sanitarie, climatiche ed emergenze sociali. Il fenomeno è destinato ad aumentare con l’invecchiamento della popolazione e la rarefazione delle reti familiari.

Valutazione Critica
L’attuale amministrazione non ha adottato strumenti strutturali per affrontare l’isolamento degli anziani. I servizi sociali sono concentrati in un unico punto e non dispongono di una rete di monitoraggio attiva. La Protezione Civile viene attivata solo in emergenza, mentre il volontariato non è integrato in un piano di prevenzione. L’assenza di una banca dati delle fragilità impedisce interventi tempestivi ed efficaci.

Proposta Operativa

Obiettivo Generale
Creare un sistema permanente di monitoraggio e cura per le persone fragili, in particolare anziani soli, attraverso l’istituzione di un’Anagrafe delle Fragilità e una rete di prossimità attiva tutto l’anno.

Assi di Intervento

1. Creazione dell’Anagrafe delle Fragilità

  • Registrazione volontaria, in collaborazione con medici di base e servizi sociali.
  • Identificazione di over 75 in condizione di rischio sanitario o sociale.
  • Aggiornamento costante con la partecipazione di Protezione Civile e associazioni.

2. Attivazione di un Sistema Preventivo Continuo

  • Contatti regolari tramite operatori e volontari formati.
  • Interventi mirati in situazioni climatiche estreme (ondate di caldo o gelo).
  • Piano operativo per periodi di solitudine aumentata (es. vacanze, festività).

3. Riprogettazione di Spazi e Servizi per la Terza Età

  • Promozione di soluzioni abitative condivise per anziani autosufficienti.
  • Spazi di socialità di quartiere per attività culturali e relazionali.
  • Integrazione con i presidi “Salute in Comune” per la presa in carico globale.

100 Case in 5 Anni

Analisi del Problema
Negli ultimi otto anni, il patrimonio pubblico di edilizia abitativa a Monfalcone si è ridotto. La mancanza di investimenti in edilizia convenzionata e sovvenzionata ha progressivamente impoverito l’offerta abitativa destinata alle fasce più fragili della popolazione.

In una città in crescita demografica, dove il costo della vita e degli affitti è in aumento, il diritto alla casa rischia di diventare un privilegio. Molte famiglie monfalconesi, giovani coppie, persone anziane e nuclei monoreddito faticano a trovare un’abitazione adeguata, sicura e accessibile.

Valutazione Critica
L’amministrazione ha lasciato deteriorare il patrimonio abitativo pubblico senza un piano di compensazione. Non sono stati promossi progetti di edilizia popolare, né è stato attivato un piano strutturale per rispondere alla domanda crescente di alloggi. Il mercato privato, da solo, non può garantire soluzioni a lungo termine per tutti.

Proposta Operativa

Obiettivo Generale
Avviare un piano decennale per l’incremento del patrimonio abitativo pubblico con l’obiettivo di acquisire, costruire o ristrutturare almeno 100 nuove case da destinare all’edilizia sociale a Monfalcone.

Assi di Intervento

1. Investimenti in Edilizia Sovvenzionata e Convenzionata

  • Utilizzo di fondi regionali, statali ed europei (es. PNRR) per la costruzione o l’acquisto di nuovi alloggi.
  • Attivazione di progetti di edilizia convenzionata in collaborazione con operatori privati.
  • Coinvolgimento di ATER e altri enti pubblici per accelerare l’iter progettuale e costruttivo.

2. Riqualificazione del Patrimonio Esistente

  • Recupero e ristrutturazione di immobili comunali o ATER sottoutilizzati o degradati.
  • Efficientamento energetico e adeguamento alle nuove esigenze abitative.

3. Assegnazione Trasparente e Sostenibile

  • Definizione di criteri chiari per l’accesso agli alloggi, a partire dalle situazioni più fragili.
  • Monitoraggio costante della domanda e valutazione dei bisogni nei diversi quartieri.

4. Progettazione Integrata e Quartieri Vivi

  • Ogni intervento sarà accompagnato da servizi, spazi verdi e infrastrutture di socialità.
  • Coinvolgimento dei residenti nella progettazione partecipata dei nuovi insediamenti.

Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

Analisi del Problema
Il costo dell’energia è cresciuto significativamente negli ultimi anni, mettendo in difficoltà famiglie, piccole imprese e amministrazioni pubbliche. La dipendenza dai fornitori tradizionali, unita alla crisi ambientale e alla lentezza nella transizione energetica, rende urgente adottare modelli alternativi, sostenibili e accessibili.

Monfalcone non ha ancora avviato progetti concreti legati alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), che consentirebbero di produrre e condividere energia pulita a beneficio collettivo. L’assenza di una strategia energetica locale ostacola l’innovazione e la sostenibilità.

Valutazione Critica
L’amministrazione non ha sfruttato le possibilità offerte dal quadro normativo e dagli incentivi pubblici (come il Conto Termico 3.0). Non sono stati attivati percorsi informativi per cittadini e imprese, né partenariati pubblico-privato per promuovere l’autoconsumo e la produzione condivisa di energia.

Monfalcone resta indietro nella transizione ecologica, perdendo opportunità di risparmio, inclusione e sviluppo.

Proposta Operativa

Obiettivo Generale
Costruire a Monfalcone una rete di Comunità Energetiche Rinnovabili, coinvolgendo cittadini, imprese, enti pubblici e associazioni per la produzione e condivisione di energia pulita.

Assi di Intervento

1. Costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

  • Mappatura degli edifici pubblici e privati adatti all’installazione di impianti fotovoltaici.
  • Costituzione formale delle CER con il supporto di tecnici ed esperti.
  • Collaborazione tra cittadini, enti pubblici e aziende locali.

2. Accesso a Incentivi e Strumenti di Finanziamento

  • Utilizzo del Conto Termico 3.0 e altri fondi pubblici per coprire parte degli investimenti.
  • Collaborazione con cooperative energetiche e aziende del settore.
  • Semplificazione delle pratiche per l’adesione dei cittadini alle CER.

3. Sensibilizzazione e Promozione della Cultura Energetica

  • Incontri pubblici e materiali informativi per spiegare il funzionamento delle CER.
  • Coinvolgimento delle scuole in progetti educativi sulla sostenibilità.
  • Creazione di un portale online per la gestione trasparente delle CER e la promozione dell’autoconsumo.

EcoBus per la Raccolta Differenziata

Analisi del Problema
A cinque anni dall’introduzione del sistema V.A.SCO. per la raccolta differenziata, Monfalcone registra una percentuale del 65%, inferiore alla media dei comuni serviti da Isontina Ambiente (75%). Il sistema attuale presenta limiti strutturali:

  • Disposizione sbilanciata delle bocche di conferimento, con prevalenza del secco non riciclabile.
  • Difficoltà di accesso per anziani e persone con disabilità.
  • Scarsa flessibilità oraria.
  • Qualità insufficiente della raccolta differenziata, con alti costi di trattamento.

Valutazione Critica
L’amministrazione non ha messo in campo correttivi efficaci per migliorare la qualità della differenziata. Ha ignorato i modelli virtuosi adottati altrove, come quello di Treviso, basato sulla raccolta mobile assistita. È mancato l’ascolto dei cittadini e un investimento nella relazione tra servizio e utenti.

Proposta Operativa

Obiettivo Generale
Introdurre un servizio EcoBus mobile per supportare, integrare e migliorare la qualità della raccolta differenziata, con l’assistenza di operatori e orari più accessibili.

Assi di Intervento

1. Introduzione del Servizio EcoBus

  • Veicoli attrezzati che effettuano soste programmate di circa 30 minuti in vari punti della città.
  • Raccolta di due frazioni per volta, a rotazione (plastica, carta, vetro, organico, ecc.).
  • Presenza di un operatore che assiste gli utenti, verifica il corretto conferimento e fornisce informazioni.

2. Vantaggi per la Qualità e la Partecipazione

  • Maggiore qualità della differenziata, grazie al controllo diretto.
  • Supporto ai cittadini con difficoltà motorie o logistiche.
  • Possibilità di operare anche in orari serali, evitando accumuli e cattivi odori.
  • Riduzione degli errori e dei costi di trattamento.

3. Informazione e Adattabilità del Servizio

  • Programmazione flessibile su base settimanale o mensile.
  • Promozione tramite sito, social, messaggistica e volantini.
  • Possibilità di personalizzare il servizio in base ai bisogni dei quartieri.

Rilancio del Centro Giovani

Analisi del Problema
A Monfalcone, il disagio giovanile è sempre più diffuso. Nel 2023, 290 minori sono stati presi in carico dai Servizi sociali, spesso per problematiche familiari, fragilità psicologiche e difficoltà scolastiche. Si è inoltre registrato un aumento dell’uso di sostanze, della devianza e dell’isolamento sociale. La pandemia ha aggravato le fragilità esistenti e ampliato la distanza tra le istituzioni e i giovani.

Manca una rete strutturata di supporto e prevenzione. I giovani si trovano spesso soli, senza punti di riferimento o spazi adeguati in cui esprimersi, crescere, chiedere aiuto. La scuola da sola non basta a intercettare il disagio.

Valutazione Critica
L’amministrazione ha risposto al disagio giovanile con un approccio prevalentemente repressivo: telecamere, inferriate, controllo. Ma i problemi non si risolvono con la sorveglianza. Le politiche educative sono state marginali.

  • Il Centro Giovani è stato ridotto a contenitore passivo, senza un vero progetto educativo.
  • L’educativa di strada è sottodimensionata e opera con pochissime risorse.
  • I mediatori scolastici sono quasi assenti.
  • Manca una strategia integrata per accompagnare i ragazzi più fragili.

Proposta Operativa

Obiettivo Generale
Attivare un piano interistituzionale per sostenere i giovani, prevenire il disagio, favorire l’inclusione e la partecipazione.

Assi di Intervento

1. La Scuola come Luogo di Crescita

  • Mediatori linguistici per favorire l’integrazione degli studenti stranieri.
  • Più ore di lingua italiana per i non madrelingua.
  • Accordi con la Regione per ridurre il numero di alunni per classe.
  • Psicologi scolastici stabili in tutti gli istituti.
  • Potenziamento dei doposcuola e ricreatori convenzionati.

2. Educativa di Strada e Interventi Personalizzati

  • Raddoppio immediato degli educatori professionali.
  • Attivazione di “budget di salute” per i casi complessi.
  • Collaborazione tra servizi sanitari, sociali e associazioni.
  • Utilizzo di spazi diffusi nei quartieri per attività informali.

3. Rilancio del Centro Giovani e Partecipazione

  • Restituire al Centro Giovani una funzione educativa e partecipativa.
  • Affidare la gestione a esperti nel lavoro con adolescenti.
  • Costituire il Consiglio dei Giovani Monfalconesi, uno strumento stabile di ascolto e coinvolgimento.

Nuova Scuola Post Diploma (ITS) 

Analisi del Problema
La Regione ha recentemente destinato 22 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo polo scolastico a Monfalcone, che accorperà gli istituti Buonarroti e Pertini. Tuttavia, non è ancora chiaro quale sarà il futuro degli edifici scolastici attuali, soprattutto del liceo situato nel centro cittadino. Il rischio è che questi spazi, una volta svuotati, vengano abbandonati, generando degrado e sottraendo vivibilità al cuore della città.

Inoltre, Monfalcone soffre da tempo della mancanza di un’offerta formativa tecnica post-diploma. In particolare, l’assenza di un ITS penalizza i giovani e le imprese del territorio. L’ITS è un’opportunità per formare professionisti altamente specializzati nei settori chiave dell’economia locale.

Valutazione Critica
L’amministrazione ha accolto il finanziamento per il nuovo polo scolastico senza pianificare cosa fare degli edifici scolastici dismessi. È mancata una visione strategica di riutilizzo e valorizzazione urbana.

Inoltre, nessuna iniziativa concreta è stata avviata per proporre la creazione di un ITS, nonostante le potenzialità offerte dal contesto economico e produttivo locale e i finanziamenti disponibili.

Proposta Operativa

Obiettivo Generale
Massimizzare l’impatto positivo del nuovo polo scolastico attraverso un piano integrato di rigenerazione urbana e la creazione di un ITS incentrato sui settori strategici del territorio: economia del mare, energia e sostenibilità.

Assi di Intervento

1. Recupero e Riutilizzo degli Edifici Scolastici Esistenti

  • Coinvolgimento della cittadinanza e degli operatori culturali nella progettazione del riuso.
  • Destinazione possibile: centro di formazione permanente, laboratori di innovazione, spazi coworking, hub culturale.

2. Fondazione di un Istituto Tecnico Superiore a Monfalcone

  • Attivazione della procedura di costituzione della Fondazione ITS, con il coinvolgimento di imprese, scuole, università ed enti locali.
  • Collaborazione con aziende del comparto navale, energetico, ambientale e delle tecnologie sostenibili.
  • Percorsi formativi biennali post-diploma che combinano formazione teorica e tirocini aziendali.

3. Promozione e Comunicazione dell’ITS

  • Campagne nelle scuole per promuovere le opportunità offerte dagli ITS.
  • Apertura del nuovo ITS a studenti da tutta la regione e da fuori, per creare un polo di attrazione per giovani talenti.

Corsi di Lingua Italiana Gratuiti

Analisi del Problema
Monfalcone sta vivendo una profonda trasformazione sociale. La popolazione straniera supera i 10.000 abitanti su circa 30.000, con una forte concentrazione di cittadini provenienti dal Bangladesh e dall’Est Europa. Nelle scuole, le seconde generazioni sono ormai la maggioranza.

Tuttavia, questa diversità culturale ha generato una città “a due velocità”: da una parte i residenti storici, dall’altra le comunità migranti, che spesso vivono in circuiti chiusi. Le barriere linguistiche e culturali impediscono l’integrazione. I giovani, in particolare, si trovano divisi tra l’identità familiare e quella locale. La mancanza di interazione rischia di generare tensioni e sfiducia reciproca.

Valutazione Critica
L’amministrazione ha scelto di trattare la diversità culturale come un problema, non come una risorsa. Ha smantellato spazi di incontro, sottodimensionato i corsi di lingua italiana e ignorato le esigenze delle seconde generazioni. Manca una politica strutturata di integrazione e coesione sociale. Le opportunità per il dialogo interculturale e l’incontro tra le comunità sono scarsissime.

Proposta Operativa

Obiettivo Generale
Costruire una comunità coesa, che valorizzi la diversità come risorsa, promuovendo l’integrazione linguistica, l’incontro culturale e le pari opportunità per tutti i cittadini.

Assi di Intervento

1. Integrazione Linguistica e Culturale

  • Potenziamento dei corsi di lingua italiana per adulti e bambini, in collaborazione con il CPIA.
  • Iniziative culturali come festival interculturali, laboratori tematici, incontri nelle scuole.
  • Rafforzamento della mediazione culturale nei servizi pubblici e scolastici.

2. Spazi di Incontro e Socialità

  • Creazione di centri di aggregazione nei quartieri per giovani e famiglie.
  • Sostegno all’accesso allo sport per tutti, con apertura a discipline praticate dalle comunità migranti (es. cricket).
  • Programma di educativa di strada per le seconde generazioni, con attività informali e inclusive.

3. Opportunità per le Seconde Generazioni e le Donne

  • Percorsi di orientamento professionale e formativo, anche oltre i settori tradizionali.
  • Progetti di mentorship, borse di studio e iniziative di partecipazione civica.
  • Attività specifiche per promuovere la partecipazione delle donne migranti, valorizzandone ruolo e competenze.

Anagrafe Comunale delle Biciclette

Analisi del Problema
La mobilità ciclabile rappresenta un elemento fondamentale per rendere Monfalcone una città più sostenibile, sicura e attrattiva. Tuttavia, la rete di piste ciclabili non è adeguata a soddisfare le esigenze di cittadini e visitatori. Mancano parcheggi sicuri per le biciclette, e il numero di furti è elevato. Non esiste un sistema di registrazione delle bici per facilitarne il recupero.

Inoltre, i ciclisti non sono sufficientemente integrati nel sistema di mobilità urbana, e mancano servizi di supporto come la riparazione e il noleggio, che faciliterebbero l’uso quotidiano della bicicletta da parte di residenti e turisti.

Valutazione Critica
L’amministrazione non ha ancora affrontato in modo sistemico i problemi della mobilità ciclabile. Le infrastrutture sono insufficienti, e il numero crescente di furti disincentiva l’uso della bicicletta. Il parcheggio bici previsto dal progetto V.A.SCO. risulta insufficiente e mal distribuito. Non esiste alcun tipo di anagrafe comunale delle biciclette.

Proposta Operativa

Obiettivo Generale
Incentivare l’uso quotidiano e sicuro della bicicletta attraverso la creazione di un parcheggio semi-custodito, la registrazione comunale delle bici e una rete ciclabile integrata.

Assi di Intervento

1. Parcheggi e Infrastrutture per le Biciclette

  • Realizzazione di un parcheggio bici semi-custodito nella zona del mercato comunale, con:
    • Servizi di assistenza e riparazione.
    • Videosorveglianza e illuminazione.
    • Colonnine di ricarica per e-bike.
    • Possibilità di noleggio biciclette e monopattini elettrici.
  • Installazione di rastrelliere nei principali punti di interesse: stazione ferroviaria, ospedale, scuole, spiagge.

2. Istituzione dell’Anagrafe Comunale delle Biciclette

  • Punzonatura delle biciclette con il codice fiscale del proprietario.
  • Adesivo identificativo con il logo del Comune.
  • Registro digitale comunale accessibile alla polizia per favorire il recupero delle bici rubate.
  • Campagne di sensibilizzazione per incentivare la registrazione.

3. Collegamento con il Trasporto Pubblico e il Territorio

  • Collegamenti ciclabili tra centro, stazione, scuole e periferia.
  • Integrazione bici–bus e bici–treno.
  • Percorsi cicloturistici verso Grado, Sistiana e Carso.