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Rendering a Milioni

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Piccola saga delle terme romane di Monfalcone

Ieri i Monfalconesi hanno rivisto finalmente le terme aperte. In foto. E sì, perché le Terme in realtà NON sono aperte da un bel po’ di mesi (anni in pratica), nonostante aggiornamenti ottimistici e ricostruzioni futuribili. Ma facciamo un po’ di storia…

Chi se le ricorda? Per chi ha qualche anno in più, le terme romane di Monfalcone erano un gioiellino nascosto: si faceva il bagno sotto le volte millenarie in cotto, immersi nella storia. Poi, grazie all’impegno della Pro Loco di Farbis, il sito ha riacquistato dignità, lasciandosi alle spalle decenni di abbandono. La rilevanza delle terme è indiscutibile: già i romani avevano capito quanto fosse strategica questa zona, disseminandola di ville.

Nel 2007 (governava Pizzolitto, non Cisint, giusto per dire) è partita una ristrutturazione ambiziosa, conclusa nel 2013, con il sostegno di privati che hanno investito ben 3 milioni di euro.

Poi arriva la gestione della destra, e dal 2017 arrivano anche una sequela di guai. Prima, da poco insediata, Cisint ha rimborsato i privati delle spese affrontate (due milioni di euro di fondi pubblici) e passato la gestione a Terme FVG. Un salvataggio in velocità diceva lei.

Salva ma per poco. Nel 2021, Cisint annunciava l’arrivo di quasi 5 milioni di euro per trasformare le terme in un centro con piscine, saune e servizi estetici. Nel 2022 un bel libretto patinato ci mostrava la nuova piscina che oggi avremmo dovuto già avere. Siamo nel 2025.

La avete vista? La realtà è che adesso le terme dopo vari annunci sono ancora chiuse. E la realtà è un mucchio di guai che si sono accumulati nei mesi tra colonie batteriche, tubature corrose, interrogazioni regionali… Fino alla doppia chiusura ravvicinata, i titoloni sulla stampa ed un inchiesta ancora aperta in procura. Le Terme intanto son chiuse da anni, tra palate di soldi pubblici spesi.

Intendiamoci, non è colpa della Lega. Non diciamo questo. Ci saranno tante ragioni. Ma vorremmo saperle e soprattutto capire perché il rendering del 2022 non è andato in porto, ma quello del 2025 sarà quello della “volta buona”. Insomma, non si può, ogni volta che si avvicina un periodo elettorale, rilanciare il sogno termale dei Monfalconesi a colpi di rendering, senza spiegare nel concreto cosa è stato fatto veramente e cosa sia andato storto in questi anni.