Qualche giorno fa l’amministrazione di Monfalcone ha raccontato di aver promosso, per migliorare finalmente i tassi di raccolta differenziata, una iniziativa di sensibilizzazione rivolta ai più giovani. I giovanissimi.
I giovanissimi? Troppo spesso si sente dire che i giovani devono “salvare il mondo”, ma la verità è che il presente è nelle mani degli adulti. Chi oggi ha 50 anni ha davanti ancora 30 anni di scelte e azioni che influenzeranno il pianeta. Eppure, non è raro vedere comportamenti poco responsabili: sigarette gettate a terra, lattine abbandonate su un muretto, nonostante il cestino sia a pochi passi. Come possiamo chiedere alle nuove generazioni di fare meglio, se gli esempi che ricevono non sono quelli giusti?
Un noto fisico del clima ha detto una cosa che fa riflettere: la scienza conosce bene la crisi ambientale e ha già le tecnologie per affrontarla, ma ha fallito nella divulgazione. Non siamo ancora riusciti a far capire davvero alle persone quanto l’ambiente influenzi salute, economia e benessere.
Vorremmo una città che potenzi davvero la divulgazione ambientale, magari organizzando un festival o creando un bollettino dedicato all’ambiente. Un giornalino gestito dalle associazioni ambientaliste del Basso Isontino, con l’obiettivo di raccontare il territorio e promuovere maggiore consapevolezza ambientale.
La Consulta Ambiente, nella quale ho lavorato come presidente, attualmente c’è ma non riceve fondi. Con un piccolo investimento ed progetto concreto come questo, si potrebbe informare giovani e adulti in città, dando voce proprio a quelle realtà che ogni giorno si impegnano per l’ambiente.
I giovani sono il futuro, ma il presente è nelle mani degli adulti. È ora di sensibilizzare entrambi.