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La Settimana #05 – 250 firme e molto entusiasmo

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Dopo dieci giorni di tavolini, corse e gazebi nel timido sole di marzo, stamattina abbiamo consegnato le firme.
Raccoglierle è stato un bell’impegno, ma anche un grande esercizio di democrazia, faccia a faccia con le persone, oltre 250, che hanno messo la firma sul progetto politico di Monfalcone Civica e Solidale. Per aver scommesso su di noi le ringraziamo, metaforicamente, una per una.

Abbiamo presentato una “bella” lista, con 24 nomi, tra candidate e candidati: lavorano in sanità e nel sociale, sono operai e commercianti, insegnanti, studenti e pensionati. Si occupano di ambiente, di innovazione, di comunicazione e di sport. Alcuni di loro sono facce note, nella politica locale, nel mondo del commercio, nell’associazionismo, altri al primo impegno in una campagna elettorale. Ma per tutte e tutti c’è l’emozione di essersi conosciuti in queste settimane, aver parlato di idee e progetti, collaborato al programma ed alla visione di futuro del Centrosinistra.

Ovviamente anche la Destra ha fatto le sue mosse. Ha posizionato un gazebo “perenne” in piena piazza, impermeabile persino alle iniziative del Carnevale, ed anche quest’anno Geografie arriva in piena campagna elettorale. Questa volta almeno senza libro-intervista dell’ultimo minuto.
Sabato poi tanti addetti ai lavori hanno assistito a quello che i leghisti hanno chiamato “passaggio di consegne” tra Cisint e Fasan. A Garritani, formalmente lui titolare della massima responsabilità amministrativa, hanno riservato un posto tra gli spettatori. La Destra cittadina è così d’altra parte, non salva più nemmeno le apparenze.

Infine, all’improvviso, è arrivata la lista di Konate e dei “nuovi cittadini”. Con loro, lo sappiamo, saremo su fronti diversi, ma non contrapposti. La città che immaginiamo per il futuro non potrà fare a meno di dialogare con la numerosa comunità straniera, in un’ottica di diritti, doveri e rappresentanza. Per questo, nel creare “Monfalcone Civica e Solidale”, abbiamo cercato di lavorare, da subito per costruire un progetto politico aperto, attraversato in modo indifferente rispetto a religioni, culture, lingue madri.

E per questo nelle prossime settimane proveremo a convincere i Monfalconesi delle nostre proposte ed idee, senza perdere di vista che l’avversario da battere è la Destra che governa la città ininterrottamente da nove anni, e che va messa dinanzi alle proprie responsabilità sui grandi temi che attraversano la città: l’economia stagnante ed il commercio in crisi, la crisi del sistema scolastico, un disagio giovanile mai affrontato, la divisione di Monfalcone in “due città” che non si parlano e non si comprendono. C’è molto lavoro da fare. Noi ci siamo.