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Il Coraggio Mancato

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e qualche domanda a Fasan

C’è una fregata nella marina italiana che porta lo stesso nome del candidato della Destra Monfalconese. Naturalmente è un caso. La fregata è dedicata alla memoria di Virgilio Fasan, un marinaio che si immolò per impedire che la cacciatorpediniere italiana su cui era imbarcato cadesse nelle mani naziste. Era il 9 settembre 1943. Vi riuscì. Impavido. Non sopravvisse all’ardua impresa ma quel coraggio gli valse decorazioni e memoria, a tanti anni di distanza.

Il Coraggio.

Quello però non viene distribuito in egual misura se è vero che il nostro, di Fasan, ha preferito declinare uno scontro meno memorabile e decisamente più democratico nell’impostazione. Un semplice confronto, alla pari, in terreno neutrale, per parlare con la città. La proposta veniva da Moretti, per conto del CentroSinistra.

Il niet, seppure arrivato con formulazione più incerta, parte dall’assunto che del confronto la Destra non dovrebbe aver bisogno. E Fasan non vorrebbe finire per favorire l’avversario. Frase che, da sola, sembra fare più riferimento al timore di uscire male da un confronto serio, che a un qualche tipo di riflessione sull’importanza, in democrazia, di fornire agli elettori una informazione corretta. La tattica elettorale insomma che vale di più del senso comune, che vorrebbe il confronto tra le idee, promosso in un luogo neutro, come una delle prime e principali regole di una campagna elettorale seria ed all’altezza della quinta città della regione.

Negli ultimi anni i confronti tra i candidati, organizzati da Piccolo o Messaggero Veneto, si sono succeduti a Trieste, Udine, Pordenone, Gorizia, e persino in cittadine più piccole, come Grado. Monfalcone però è diversa. Qui la campagna elettorale parla il linguaggio delle dirette social, dei proclami unilaterali, dei gazebo permanenti nelle piazze, dei commenti urlati e degli slogan. Un comizio continuo che non si fa mai confronto.

Eppure, se il candidato Fasan lo permettesse, ci sono parecchie domande che gli faremmo, da cittadini, e le faremmo identiche anche al suo avversario Moretti.

A entrambi i Candidati chiederemmo se sono soddisfatti della situazione del Commercio in città, dal punto di vista del valore prodotto e della qualità merceologica. E lo chiediamo anche ai cittadini di Monfalcone. Fasan ha raccontato sulla stampa che, in 9 anni, sono state sostenute 90 imprese su oltre mille presenti in città. Meno del 9%. Sono numeri forniti da lui. Non da noi.

A entrambi i Candidati vorremmo chiedere quali rapporti intratterranno con Fincantieri e cosa pensano dell’enorme numero di Foresterie presenti in città. La Destra che governa a tutti i livelli ha criticato il modello produttivo del Cantiere di Monfalcone, ma non abbiamo visto in questi anni diminuire l’afflusso di manodopera a basso costo, né diminuire il numero di foresterie, né variare la politica generale della grande fabbrica. E quindi? Che succederà in futuro?

A entrambi i candidati vorremmo chiedere infine come affrontare le difficoltà delle scuole cittadine. Non con proclami impossibili, ma con progetti concreti. Monfalcone merita un investimento straordinario in un settore dove si sono accumulati ritardi e disattenzione da parte delle istituzioni. Lo vediamo nella bassissima copertura dei nidi (non arriviamo al 10% della popolazione da servire), nella tendenza di molte famiglie all’uscita dalla città per la scolarizzazione dei figli, negli episodi di tensioni culturali irrisolte, tutte diventano ragioni per proposte propagandistiche, anziché per interventi seri, con soldi, mediazione culturale, proposte avanzate. Intanto, a colpi di social sono passati dieci anni e la situazione è peggiorata. Adesso che si fa?

Queste sono solo tre domande a cui crediamo sarebbe bello avere risposta, da entrambi i candidati, con tempistiche di intervento, aspettative di risultato e anche con una qualche forma di misurabilità degli interventi. Perché chi viene eletto deve prima di tutto cercare soluzioni.

Nei prossimi giorni, per questi tre temi, presenteremo le Nostre idee, quelle di Monfalcone Civica e Solidale. Le abbiamo elaborate, con pazienza: ascoltando esperti, addetti ai lavori, cittadini che utilizzano i servizi. Non saranno perfette, ma ve le promettiamo serie, e soprattutto coraggiose.

Alessandro Saullo