Ieri è cominciata davvero. Il Kinemax gremito di persone, a riempire le sedie rosse come ad aspettare un bel film. Volti di Monfalconesi, di amministratori locali del mandamento, di cittadini curiosi e storici esponenti della politica locale. Quello che una volta si sarebbe chiamato il “centrosinistra” prima che il tornado di questi anni non lo spazzasse via.
Ricostruire è una pratica complessa ed ognuno ha messo un pezzo in questa storia. Superando la tentazione di litigare e dividersi, facendo prevalere l’idea che i cambiamenti sono azioni collettive all’ambizione egoista di essere nel giusto.
Una coalizione che si è trovata intorno a Diego Moretti , un leader mediano e mediatore, più adatto, per sua tradizione a lavorare nel “tra” che a lanciarsi in orazioni su un palco. Eppure ieri è stato lui ad aprire la giornata e a concluderla, ad appassionarsi e strappare applausi, a ricordare alla Destra i gesti arroganti di questi anni, i cambi di casacca e le giravolte. A ricordare che una città così divisa e lacerata ha bisogno soprattutto di essere Pacificata.
Intorno a lui si è unita la Coalizione che proverà a Cambiare e Unire Monfalcone.
Da parte nostra abbiamo raccontato l’idea che c’è alla base di Monfalcone Civica e Solidale . Quella di essere un antidoto reale al declino che la Destra in questi anni ha imposto alla città. Chi oggi vive la città sa che Monfalcone è una città separata in due, raccontata da chi la governa come irta di pericoli, poco ospitale con i giovani, all’ombra di una grande fabbrica che si è fatta sempre più matrigna e di una comunità che si è impoverita.
Ma è anche una città con tanti interstizi, nelle pieghe delle tante associazioni, nelle classi traboccanti di giovani allievi, tra gli scaffali dei negozi sopravvissuti, nelle attività dei rioni o in quelle dei volontari che puliscono il Carso… In tutti questi luoghi le persone hanno continuato a produrre relazioni, a darsi possibilità di crescita, a sperimentare un futuro. Per questo la abbiamo chiamata “Civica” perché costruita attorno ad esperienze, idee, progetti che in questi anni hanno già provato a far ripartire la città.
E poi la abbiamo voluta “Solidale”, ancorata ai valori a cui teniamo e ad un’idea di Unità, capace di mettere insieme attivisti, volontari e militanti. Di far convivere storie politiche, mondi che vengono dal sindacato, giovani e vecchi ambientalisti, senza che nessuno debba nascondersi, senza che nessuno si senta fuori posto.
Per questo ciascuno di noi ha rinunciato ad un po’ dei propri simboli, alle tante etichette, ai novecenteschi paletti. Abbiamo deciso di Partecipare per Cambiare la Città. Uniti.
P.S: Mancano cinquanta giorni al momento del voto, nelle prossime settimane continueremo a presentarvi i volti e le idee delle candidate e dei canditati, i progetti della lista. Ma questa settimana ci troverete in piazza, domenica e mercoledì, in tarda mattinata, a raccogliere le firme per presentare la lista. Passate a trovarci, a raccontarci cosa pensate del nostro progetto e, se vi va, a metterci una firma!