Luce. Acqua. Gas. Fognatura. Passo carrabile. Le bollette per il pagamento arrivano ovunque: nella cassetta della posta, via mail, persino al telefono. Aprirle? Sempre un piccolo brivido. Dovrebbero scriverlo chiaro sulla busta: “Siediti. Respira. Non è poi così male.”
Oggi parliamo di una di queste “gioie”: l’energia elettrica. LO abbiamo chiesto ad un tecnico esperto di energie rinnovabili:” si può risparmiare in bolletta e aiutare l’ambiente?”
Risponde con un sorriso: “si!”. Ed è già una bella cosa.
La soluzione? Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Un nome lungo per dire una cosa semplice: si mettono assieme cittadini, imprese e istituzioni che producono e condividono energia pulita. Il risultato: meno costi e più sostenibilità. E la cosa bella? Non serve nemmeno avere un impianto fotovoltaico a casa.
Non è fantascienza. Esistono già, anche qui vicino, nei comuni del Monfalconese. Altre sono in avanzato stato di realizzazione. A Monfalcone non se ne parla nemmeno. Ma d’altronde, se amministrare significa contare i likes sui social, il tempo per tutto il resto scarseggia.
Oggi ci sono incentivi che coprono gran parte degli investimenti. L’energia pulita non è più un sogno verde: è un’opportunità concreta. Aderire alle CER significa:
• Bollette più leggere
• Città più innovativa
• Nuove opportunità economiche
Serve solo una politica locale con una cosa semplice ma rara: coraggio.
Coraggio di crederci. Coraggio di cambiare.
Il nostro amico esperto se ne va, chiamato da un altro impegno. Ma resta un messaggio chiaro: meno costi per i cittadini, meno impatto sull’ambiente. Tutto il resto? Solo scuse.