Siamo arrivati in anticipo all’appuntamento all’Oratorio San Michele. Era ora di pranzo, e un buon numero di persone stava mangiando in un salone pulito e luminoso. Per molti, un raro momento di compagnia ed amicizia. Chi passa di lì li può vedere uscire, commentando il tempo e le malattie.
Ogni giorno 60-70 persone usufruiscono della mensa, e quasi 350 del vicino emporio per avere prodotti alimentari. Poi, tornati a casa, abbiamo provato a mettere in numeri la sensazione di aver capito qualcosa in più della città: nel 2022 il 3,2% dei monfalconesi riceveva il reddito di cittadinanza, circa 960 persone, con reddito inferiore ai 750 euro al mese. Un dato del 50% superiore rispetto alla media regionale.
Tanti restano invisibili: chi vive isolato, chi non può permettersi cure o riscaldamento. Un tempo, parrocchie, vicini e volontariato erano una rete preziosa per intercettarli, ma oggi sono in difficoltà. La città è tanto cambiata.
Il Comune può fare molto mirando gli interventi a chi ha effettivamente bisogno, fornendo micro-contributi, pagamento delle bollette ed affitti, inclusione, sostegno al lavoro, inserimenti lavorativi. Noi attraverso piccoli gesti ed attenzione alle situazioni di fragilità.
Non lasciamo che la povertà resti invisibile.