A volte le critiche fuori posto dicono più cose di chi le fa che di chi le riceve.
Ad esempio dicono molto di Luca Fasan le sue critiche all’ex presidente dell’ASCOM Antonelli, complimentato al momento delle dimissioni ed esecrato oggi.
«Antonelli – secondo Fasan – si mette in cattedra senza alcun pudore per dare lezioni sulla gestione del commercio cittadino dopo aver ricoperto pessimamente in questi anni la responsabilità di presidente dell’ASCOM cittadina».
Solo pochi mesi fa però, lo stesso Fasan la raccontava diversamente, definendo invece intensa e proficua la collaborazione con Antonelli e quindi il suo lavoro.
Chissà come mai, proprio dopo aver saputo della sua candidatura con Monfalcone Civica e Solidale, Antonelli è diventato un nemico da colpire.
«La sua gestione sarà ricordata per essersi caratterizzata dalla mancanza di proposte di visioni a cui il Comune ha dovuto supplire con un piano consistente di azioni a tutto campo», un Presidente ASCOM senza proposte, che (e qui Fasan fa capire molto di quella che sarà la cifra della campagna elettorale della Destra, e cioè l’attacco sistematico agli immigrati) avrebbe «brillato solo per aver chiesto l’iscrizione alla categoria di poco meno di venti attività bengalesi e non aver agevolato le attività storiche locali, in coerenza con la sua volontà di agevolare sempre prima chi non è italiano».
Questo è Luca Fasan.
Non aggiungiamo altro.
